Chiesa di San Matteo- Castellammare di Stabia-Napoli
Lavori realizzati:
RIPRISTINO DELLE FACCIATE E DEL CAMPANILE E RESTAURO DEL BASSO RILIEVO
Descrizione:
Le prime notizie storiche della costruzione della Chiesa, si hanno all’inizio del secolo XIV ed orientativamente intorno al 1309, anno in cui il Re Roberto d’Angiò, guarito da una grave malattia, dopo un lungo soggiorno presso la residenza estiva di Quisisana, vi fece costruire dodici tempietti in onore dei Dodici Apostoli.
L’origine della parrocchia è da considerarsi però, incerta, in quanto dalla documentazione esistente nell’archivio storico della Curia Vescovile si parla di una costruzione realizzata negli anni 1563 - 65. Nell’anno 1576, nella Chiesa esisteva già una Cappella gentilizia dedicata a S. Maria di Costantinopoli, mentre nel 1684 fu costruito l’altare del Rosario e quello di S. Antonio e nel 1687 quello di S. Carlo.
Nell’arco degli anni ed in particolare nel settecento, la Chiesa parrocchiale, fu arricchita di donazioni, censi, pie fondazioni e subì notevoli trasformazioni ed ampliamenti. L’odierna struttura risale al 1892, quando il Parroco Giacomo Uliano ottenne dal Consiglio Comunale la somma di L. 2.295 per << l’intera ricostruzione del tetto, per la ricostruzione della volta della Chiesa, fatta con travature di ferro e voltura di fabbrica, per la ricostruzione dell’arco maggiore, seriamente lesionato, per riatti in tutta la Chiesa… ma punto decorata non come si conveniva per una Chiesa frequentata da Signori >>. Lo stesso Parroco la fece pavimentare in marmo e decorare di stucchi, ornati e intagliati, mentre nel 1906, con il contributo della famiglia Savoia (per interessamento della Regina Madre, il Ministero al Culto concesse un contributo di lire trecento) il Parroco Catello Scala fece costruire l’artistica facciata su cui campeggia la statua dell’Immacolata.All’inizio del XX secolo Mons. Alfredo Santaniello fece affrescare la volta principale della Chiesa con dipinti a tempera, dedicati a S. Matteo, opera del prof. Luigi Scorrano (1849 – 1924), noto artista leccese e allo stesso periodo risale anche la costruzione del maestoso campanile sino all’attuale loggetta. La Chiesa fu consacrata nel 1940 e, nell’agosto del 1958, accettate le dimissioni del Parroco Santaniello, la Parrocchia fu affidata “pleno jure e ad nutum S. Sedis” alla Provincia del SS. Cuore di Gesù di Napoli, nominando Vicario il P. Paribello che poi completò il campanile aggiungendovi una campana. Negli anni ’60 lo stesso Paribello commissionò la demolizione di grosse mura in più parti della navata centrale ed ottenne due disimpegni laterali che dagli ingressi secondari immettono nelle due aule del Presbiterio, completò i rivestimenti e la pavimentazione con marmi ricavati dalle tombe dismesse del cimitero di Castellammare, donategli dal Comune e introdusse il culto di Santa Rita, patrona della comunità. Dopo la sopraelevazione sulla canonica di una veranda coperta e di due altre camere si completarono i lavori con intonaci e pitturazioni.
(La particolarità di questo intervento è stato il restauro del bassorilievo. Risultava difficile, al progettista, trovare una malta che avesse colorazione e tessitura simile al preesistente calcestruzzo ed, al contempo, una lavorabilità idonea al rifacimento manuale delle parti mancanti del bassorilievo. Dopo varie prove la scelta è caduta sul Planitop Rasa & Ripara che ha soddisfatto, anche in termini di rapidità di stagionatura, le richieste del progettista.)
Le facciate del corpo di fabbrica della chiesa, sono state interessate, a seconda del diverso livello di degrado presente, da una serie di interventi di restauro, ricostruzione e risanamento delle superfici.
Per quanto attiene la facciata principale della chiesa, è stato effettuato un recupero e/o una ricostruzione dei fregi, dei decori e delle modanature con l'ausilio di calchi e apposite modine. Mentre le restanti due facciate, prive di decorazioni essenziali, sono state interessate da una completa spicconatura dell’intonaco, ove presente, ed il suo rifacimento secondo le tecniche tradizionali, seguito poi dalla pitturazione previa analisi stratigrafica del colore preesistente. Si evidenzia che a seguito dell’intervento di restauro, con la ricostruzione fedele anche del colore, oggi la facciata principale mostra tutta la sua importanza e ricchezza di particolari.
Prodotti Mapei utilizzati:
Campanile
Granirapid (posa dei gradini in marmo della scala interna)
Keranet
Ultracolor Plus 113
Antipluviol S
Bassorilievo
Mapefer
Planitop Rasa & Ripara
Malech
Elastocolor Pittura
Facciate
Planicrete
Planitop 530 Bianco
Silancolor Primer
Silancolor Pittura
Informazioni Generali:
COMMITTENTE: Rev. Antonino D'Esposito
IMPRESA: Costruzioni Iaccarino
DIRETTORE LAVORI: Arch. Matteo Viesti
PROGGETTISTA LAVORI : Arch.Guglielmo Esposito
RIVENDITORE MAPEI: D'Amora s.rl.
FOTOGRAFO : Salzano Alessandro